I flussi migratori sono come l’acqua: non li puoi fermare puoi solo governarli

Se sottovaluti l’acqua, la sua forza, e pretendi di fermarla corri il rischio di andare incontro a catastrofi, se sei capace di governarla la trasformi facilmente in fonte di vita e di ricchezza.

L’evoluzione della civiltà va di pari passo con la capacità dell’uomo di governare i fenomeni naturali e la migrazione dei popoli è un semplice fenomeno naturale, non lo puoi fermare devi governarlo.

L’acqua se la governi ci puoi irrigare i campi, la trasformi in energia, la puoi bere, la trasformi in ricchezza in opportunità in sviluppo, lo stesso vale per i flussi migratori, se li governi ti possono dare forza produttiva, opportunità di innovazione e ricchezza. L’energia di tanta umanità in movimento va incanalata, trasformata in lavoro e in sviluppo.

Se milioni di uomini e donne affamati di futuro non avessero attraversato, tra mille difficoltà e sofferenze, l’oceano e se altri disperati non fossero stati tradotti li vergognosamente in catene, non esisterebbero le forti economie delle Americhe, quel continente deve moltissimo all’Africa e quello che accade oggi da noi non è poi così tanto diverso da allora.

Se mio nonno ed i suoi fratelli e tutti gli altri “NOI” non avessero preso il coraggio a due mani per andare nel nord del mondo (in quel caso dell’Europa) per scappare alla povertà, a fare qualunque cosa per guadagnare pochi spiccioli da mandare a casa per mantenere le famiglie, probabilmente l’Europa non sarebbe cresciuta così tanto e in Italia non ci sarebbe stato il miracolo economico.

Le economie europee, con l’invecchiamento della popolazione con la scarsa propensione alla procreazione, tra non molto non saranno più in grado di reggere, mentre questo epocale flusso di enormi dimensioni, rischia, se non governato, di travolgere la civiltà del vecchio continente.

Non possiamo continuare a pensare che questa marea in movimento sia solo un fenomeno di fuga da guerre o dittature, in realtà la parte più consistente è costituita dalla banalissima migrazione economica che se governata correttamente è anche quella che porta maggiori benefici ai paesi ospitanti.

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